Alla morte, il de cuius – la persona fisica defunta – estingue a tutti gli effetti i rapporti definiti personalissimi e familiari. Per esempio, il diritto al nome, alla libertà, al matrimonio, la potestà genitoriale. Alcuni rapporti giuridici, tuttavia, possono essere trasferiti ai successori: di fatto, la successione ereditaria consente agli eredi di subentrare per i rapporti patrimoniali. Un avvocato esperto in successioni ereditarie a Roma è l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, che abbiamo contattato per chiedere un contributo alla stesura dell’articolo che state leggendo.
Cosa si eredita?
Quando parliamo di eredità, solitamente sono tre i rapporti matrimoniali che succedono alla scomparsa del defunto. I diritti di credito, i diritti reali e i contratti in esecuzione. I diritti di credito, che possono essere attivi o passivi, come nel caso dei debiti, sono piuttosto vasti e complessi, perché rientrano anche i debiti ereditari. I diritti reali, invece, prevedono l’inclusione del diritto di proprietà o di servitù. Invece, per quanto riguarda i contratti in esecuzione, troviamo il preliminare di vendita. In tal caso possono rientrare la prestazione di uno scrittore, o anche di un avvocato.
Cosa succede alla successione e agli eredi
Tra i migliori avvocati immigrazionisti a Roma, l’Avvocato Pitorri spiega che la successione patrimoniale è un tema in realtà semplice quanto spinoso. Per esempio, la dichiarazione di successione va fatto entro un anno. Tuttavia, dichiarare l’eredità non vuol dire di fatto accettarla. Perlopiù, infatti, occorre all’intestazione dei beni e per il pagamento di eventuali tasse. Nella dichiarazione rientrano immobili e denaro.
Per quanto riguarda invece le pratiche bancarie, si devono avviare in modo tale da intestare nuovamente i conti correnti e i depositi del de cuius. Un erede può comunque accettare o rifiutare l’eredità, e ci sono anche dei casi in cui gli viene di fatto negata.
Chi è che non eredita e perché
La capacità a succedere è uno dei temi più importanti da approfondire. Cosa significa? Per poter ricevere l’eredità, di fatto, basta essere vivi, ma non solo. Approfondendo i vari tipi di successione, che sono la testamentaria, la legittima o la successione necessaria, scopriamo che a volte il de cuius ha fatto testamento, e dunque ha designato i propri eredi. Ma ci sono dei casi in cui il de cuius non ha rispettato le Leggi in materia ereditaria e pertanto bisogna rivedere completamente il testamento. In tal caso è la Legge a intervenire.
È bene sapere, tuttavia, che a volte si può anche non ricevere l’eredità per dei motivi specifici: per esempio, se qualcuno ha commesso dei danni nei confronti del de cuius quando era ancora in vita o anche nei confronti dei congiunti. I casi sono comunque tanti e andrebbero approfonditi insieme a un avvocato. In tal caso, secondo la Legge, non è può usufruire dell’eredità. Tuttavia, qualora la persona offesa lo avesse riabilitato poco prima di decedere e lo avesse reintegrato nel testamento, allora potrebbe raccogliere l’eredità in questione.